giovedì 28 aprile 2016

Fuori luogo

Riceviamo dalla nostra socia Nicoletta Pastorino questo scritto sui pericoli connessi alla prospettata trasformazione del rigassificatore di Panigaglia e, soprattutto, sul suo essere, anche allo stato attuale, totalmente “fuori luogo”

Circa un anno fa è comparsa sui giornali la notizia che era stato indetto dalla Snam un concorso per uno studio di fattibilità riguardante la trasformazione dell'attuale terminal di rigassificazione di Panigaglia in deposito di GNL a scopo rifornimento navi militari e di distribuzione commerciale.
Il concorso è stato vinto nuovamente dalla società D'Apollonia e il progetto è tuttora in fase di elaborazione.
In questo frattempo si sono susseguiti sulla stampa articoli che hanno appoggiato questa soluzione presentata come la giusta alternativa al progetto di raddoppio della capacità del rigassificatore. Il progetto di raddoppio, elaborato sempre dalla società D'Apollonia qualche anno fa, è stato archiviato per ragioni di opportunità economica visto l'andamento al forte ribasso dei prezzi del GNL che ne avrebbero resa antieconomica la realizzazione.
In questa altalena di possibilità, scelte di volta in volta con poca o nulla considerazione dell'impatto fortemente condizionante sull'ambiente e soprattutto della sua difficile reversibilità (come dimostrano i fatti), non è mai stato, dal '68 ad oggi, considerato prioritariamente l'aspetto della localizzazione che, a mio parere, è la vera discriminante per qualsiasi decisione.


domenica 10 aprile 2016

Danno erariale al Comune di Porto Venere: 2.354.645,81 euro

E' uscita sui giornali la notizia della chiusura dell'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza della Spezia su incarico della Corte dei Conti in merito alla costruzione del parcheggio al Fezzano. E' stato accertato un danno erariale per le casse del Comune di Porto Venere per 2.354.645,81 euro e sono stati segnalati alla magistratura contabile gli ex sindaci Calcagnini e Nardini oltre agli amministratori della Società Porto Venere Sviluppo e Valorizzazione Immobiliare Spa (successivamente Porto Venere Sviluppo Srl) che si sono succeduti nel tempo. Anche l'attuale Sindaco Cozzani è stato segnalato ma, dice il giornale, “esclusivamente per alcuni atti dovuti”.
Non vogliamo entrare nel merito delle contestazioni giudiziarie, anche perché non abbiamo letto gli atti ma solo quello riportato dai giornali, desideriamo piuttosto mettere in evidenza il punto di vista dei cittadini.
La vicenda nasce nel 2006, amministrazione Calcagnini, con la costituziane della Spa Portovenere Sviluppo e Valorizzazione Immobiliare per la quale erano previsti come primi interventi il conferimento al capitale sociale della Società del terreno del Fezzano per il quale doveva essere ancora perfezionato l'acquisto dal Demanio, la concessione per trenta anni della struttura a Porto Venere dove costruire e gestire il CEA, nonché il far subentrare la Società nella concessione demaniale del CEA Palmaria e dell'area in località Cavo.