Da quando è apparso,
presso il Cantiere Valdettaro delle Grazie, un nuovo progetto di
ristrutturazione dell'area, a terra e a mare, si fa un gran parlare
sui giornali e sulle panchine della Convenzione del 2009, stipulata
tra l'Amministrazione Comunale e la proprietà e ancora vigente.
Questa Convenzione,
finora attuata in piccola parte, non prevedeva nessuna invasione a
mare e prevedeva ristrutturazioni a terra da eseguirsi seguendo un
preciso cronoprogramma. Non vogliamo entrare nella discussione,
secondo noi a questo punto sterile, su chi non abbia fatto rispettare
il cronoprogramma, ma ci sono alcuni elementi attinenti al diritto
che è bene sottolineare. Intanto una Convenzione non è un atto
firmato da un Sindaco X e da un Amministratore Delegato o Presidente
Y; è un atto firmato tra un'Amministrazione Pubblica e una Società
che quindi rimane valido qualsiasi cambiamento avvenga
nelle persone
fisiche. Per questo motivo ci chiediamo come mai non ci sia stato
nessun controllo non solo sul rispetto del cronoprogramma ma in
generale sulle opere finora eseguite che appaiono in molti aspetti
difformi da quanto stabilito nella Convenzione. Il caso più
eclatante è il cancello di dimensioni carrabili che è comparso su
via dei Calafati (strada pedonale che deve rimanere tale) che non era
previsto in nessun elaborato grafico.
Detto
questo non possiamo esimerci dal dire qualcosa, sul metodo e sul
merito, sia sulla Convenzione del 2009, sia sul progetto apparso
qualche giorno fa.