sabato 30 agosto 2014

Area Pittaluga: una vicenda emblematica


Riportiamo brevemente la vicenda dell'area ex Pittaluga con alcune nostre considerazioni. La cronaca più dettagliata di questa vicenda si legge QUI.
L'area ex Pittaluga è in concessione al Comune di Porto Venere che, nel 2005, ha deliberato di riqualificarla. Il progetto di riqualificazione comprendeva anche una relazione geologica che ha evidenziato la presenza di idrocarburi. Nel 2006 vengono commissionate da parte del Comune indagini più approfondite. Analoghe indagini vengono effettuate dall'A.R.P.A.L. e il Comune è obbligato dall'art. 42 del D.Lgs 152/06 ad elaborare un Piano di caratterizzazione ambientale. Attraverso la procedura della Conferenza dei Servizi viene attivata l'elaborazione del Piano che, dopo integrazioni, viene approvato a fine 2008. Nel 2009 viene approvata, sempre tramite la procedura della Conferenza dei Servizi, la Relazione tecnica descrittiva delle indagini. Nel corso di questa Conferenza viene anche stabilito di notificare gli atti del procedimento alla società AgipFuel, gestore del distributore di carburante presente in loco.


 
Per tutte questa indagini il Comune ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Liguria di 114.775 euro di cui 103.397,50 erogate direttamente dalla Regione e 11.477,50 cofinanziate dal Comune di Porto Venere. Nel 2009 l'Amministrazione Nardini stanzia ulteriori 44.500,00 euro per indagini integrative che portano alla stesura di una nuova Relazione tecnica che verrà definitivamente approvata nel dicembre 2010. (una sintesi di queste analisi QUI note 1 e 2).
Una nuova Conferenza dei servizi, che si tiene nel marzo e nel luglio 2011, approva il Documento di analisi di rischio sito/specifica e definisce le modalità tecnico operative relative all'attuazione di misure cautelative nell'area. Tra le disposizioni assunte in queste Conferenza dei Servizi veniva stabilito che il Sindaco, e quindi il Comune di Porto Venere in qualità di organo deputato alla sicurezza e salute pubblica, avrebbe predisposto il progetto di impermeabilizzazione tramite asfaltatura completa dell'area contaminata.
L'Azienda U.S.L. n. 5 spezzina, con nota pervenuta al Comune il 19 luglio 2011, comunicava che “l'intervento di asfaltatura dovrà essere realizzato nel più breve tempo possibile al fine di garantire la tutela della salute pubblica e comunque nel termine massimo di 90 (novanta) giorni dal ricevimento della presente”. Veniva quindi dato incarico per la progettazione di un intervento di impermeabilizzazione tramite asfaltatura dell'area contaminata.
Su questa vicenda cala il silenzio. I 90 giorni stabiliti dall'U.S.L. sono scaduti a ottobre 2011 senza che nulla sia stato fatto e tuttora (agosto 2014) nessun intervento è stato fatto sull'area.

Nel marzo 2012, con una Deliberazione nella quale non compare neppure una volta la parola “inquinamento”, viene affidato incarico professionale relativo alla progettazione preliminare per gli interventi di Riqualificazione area polisportiva Baia delle Grazie. Il progetto riguarda proprio l'area ex Pittaluga per la quale non è stato fatto ancora nessun intervento di bonifica/tombamento. QUI note 3 e 4

Tutte le analisi e gli incarichi descritti sopra hanno portato ad una spesa complessiva di 164.044,59 euro di cui 60.647,09 direttamente a carico del Comune. Per arrivare a quale risultato? A nulla, l'area è rimasta quella di 10 anni fa, non è stata fatta né bonifica né tombamento (nonostante l'intimazione dell'U.S.L.). I vari progetti, regolarmente pagati, giacciono inutilizzati in qualche cassetto.
Purtroppo molto spesso abbiamo toccato con mano questo modo di amministrare: un'intimazione dell'U.S.L. nella quale si parla esplicitamente di tutela della salute pubblica, serve solo a commissionare l'ennesimo progetto che non verrà realizzato oppure si affida un altro incarico di progettazione facendo finta di non ricordare che in quell'area non può essere progettato nulla se prima non si procede al tombamento o alla bonifica.
Per non parlare poi della sovrapposizione di incarichi anche contrastanti: dal 2003 su quell'area hanno studiato i Cantieri dell'Urbanistica Partecipata QUI con un primo incarico il cui risultato è stato consegnato nel maggio 2007 (incarico che riguardava tutto il Fronte Mare e le sue connessioni con l'immediato retroterra) e poi con un successivo incarico (progetto consegnato nel 2009) circoscritto all'area Pittaluga e al Cantiere Valdettaro..
E l'attuale Amministrazione? Ha sicuramente ereditato problemi enormi, disservizi, chiamiamoli così, dell'ACAM, società partecipate che inghiottono denaro pubblico come voragini senza fondo, una situazione di degrado non solo ambientale ma anche e soprattutto sociale, con i cittadini relegati a semplici depositori di scheda nell'urna e poi allontanati e tenuti in disparte, una situazione che ha portato al disinteresse e al menefreghismo più diffusi che si sono concretizzati nella più bassa affluenza alle urne della storia del nostro Comune
Non ci pare però si stiano facendo passi per contrastare questo imbarbarimento: ancora una volta si confonde l'informazione (poca) con la trasparenza e l'atteggiamento riassumibile nel “vi stupirò” (atteggiamento diffuso anche a livello nazionale) con la partecipazione.
Ci sono problemi concreti che emergono sempre più, quello degli abusi sul territorio, quello della rete fognaria, questo dell'area Pittaluga, per fare solo qualche esempio, e vorremmo sapere con quale progetto globale sul territorio (se c'è) e con quali atti concreti verranno affrontati.

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