lunedì 14 ottobre 2013

Partecipate ma non rompete

Abbiamo letto su La Spezia Oggi News la cronaca di Claudia Bertanza sull'incontro del Comitato Salviamo gli alberi della Cernaia con amministratori del Comune della Spezia.

La vicenda degli alberi della scalinata Cernaia, sofore japoniche piantate nel 1905, è solo uno dei tanti esempi di arroganza e insipienza progettuale dei nostri amministratori.
Ma nell'articolo della Bertanza ci hanno colpito soprattutto due cose.
Il consigliere Marcello Delfino definisce il Comitato Cernaia come un comitato “con cui si può dialogare, perché non è come altri comitati buoni solo per la protesta”. E' una frase che sottintende un'idea della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica molto diffusa, purtroppo, e della quale abbiamo più volte scritto: “io, amministratore, magnanimamente ti concedo di esprimerti ma solo se non rompi troppo le scatole”.
L'altra cosa che ci ha colpito è la descrizione dell'atteggiamento dell'assessore, nonché vice-sindaco, Ruggia “che per l’ora e mezza circa che ha preceduto il suo intervento ha telefonato, chiacchierato, è uscito e rientrato dall’aula, non dimostrando, a onor del vero, grande interesse per i relatori che hanno parlato prima di lui”. E' un atteggiamento tipico che abbiamo anche noi sperimentato in anni recenti e rimanda al concetto di partecipazione di cui sopra: “parlate, parlate, io ho già deciso e vado avanti per la mia strada”. Né ci rassicura la promessa dell'assessore “che le proposte del Comitato verranno discusse in un tavolo tecnico, ma che l’Amministrazione si riserva di fare le proprie osservazioni”.
Ci auguriamo che al Tavolo Tecnico le osservazioni dei validissimi e competenti rappresentanti del Comitato Cernaia avranno altro ascolto e considerazione.

giovedì 10 ottobre 2013

Quale modello di turismo per Porto Venere?


La natura e la storia hanno fatto di Porto Venere un posto unico e irripetibile, una bellissima cartolina. Ed è quello che i molti turisti, che quotidianamente nella stagione estiva affollano il caruggio e la calata, vedono e si portano a casa come ricordo, oltre a un vasetto di pesto e qualche altro souvenir.
È un modello di turismo che ormai invade le strade e le piazze di tutte le città d’arte in Italia. È un modello che percorre gli stessi passi del vivere quotidiano fatto di cose consumate in fretta e abbandonate.
Nelle Linee programmatiche di mandato per la legislatura 2013-2018 del sindaco Cozzani, per quanto riguarda il turismo, troviamo purtroppo le stesse linee di principio. Certo cercando di sostituire i turisti dei traghetti con quelli delle crociere di alto livello e quelli che scendono dagli autobus con quelli a cui vendere pacchetti turistici. Senza dubbio turisti con una maggiore possibilità economica che quindi acquisterebbero beni di maggior valore, ma il modello non cambia. 


martedì 1 ottobre 2013

Partecipazione e Partecipate

Lo scritto che leggete sotto è stato inviato dal nostro socio Corrado Giudici ai giornali, cartacei e on line, della provincia della Spezia. Poiché non è stato ancora pubblicato lo facciamo in questo blog ad ampliamento delle altre considerazioni sulle Linee Programmatiche dell'Amministrazione di Porto Venere già espresse

Premetto che personalmente non ho alcuna animosità nei confronti dell'attuale Giunta e del Sindaco di Porto Venere, con cui anzi ho già avuto, in qualità di socio dell'Associazione Culturale Posidonia, due incontri che volevano avere e hanno anche avuto, almeno nelle intenzioni, un carattere di costruttiva collaborazione.


Fatta questa premessa però vorrei sottolineare che all'ordine del giorno, parecchio corposo, del Consiglio Comunale del 25/09 vi sono deliberazioni di notevole peso per le quali non mi pare sia stato intrapreso ed effettuato per tempo alcun percorso "partecipativo", neanche nell'accezione relativamente limitata contenuta nel Programma Elettorale presentato da LA Lista Civica (vedi pag. 4, in particolare comma 1: "La "partecipazione" non è, e non può essere, un concetto astratto dietro il quale ci si può tutelare quando si decide in nome di una comunità. La "partecipazione" non è, e non può essere, uno strumento passivo che coinvolge gli altri nell'approvare decisioni già prese.").
Ciò è grave in particolare con riferimento alla "Proposta di Deliberazione delle Linee di Governo per gli anni 2013 - 2018", che hanno, o dovrebbero avere, carattere vincolante per l'Amministrazione, e alla "Proposta di Deliberazione Indirizzi per le partecipazioni". Sulla prima Proposta, per esigenze di spazio, non mi soffermo, limitandomi a sottolineare l'assenza di qualsivoglia discussione pubblica. Sulla seconda, alla luce anche dell'articolo comparso sul Secolo XIX di lunedì 23 settembre, vorrei spendere qualche parola in più: