Uno dei vezzi comuni agli
amministratori è ricomparire nelle piazze non appena inizia l’ultimo anno di
mandato.
Per quattro anni sono rimasti
chiusi nel palazzo, hanno snobbato, talvolta rifiutato, ogni contatto con i
cittadini al grido “ora ci pensiamo noi”, poi improvvisamente ritornano. Sui
moli, in banchina, a una mostra, al
mercato, ogni occasione è buona per fare passerella.
Ritornano per magnificare la
partecipazione che (non) hanno attuato, la trasparenza che (non) hanno
applicato, la salvaguardia del territorio che (non) hanno perseguito, i molti speculatori cui (non)
hanno resistito e così via.
Improvvisamente le vie e le
piazze si riempiono, come marmotte escono dal letargo e stiracchiandosi si
guardano intorno come se nulla durante il loro “sonno” fosse accaduto.
Purtroppo invece molto è accaduto (magari avessero dormito!) e per fortuna i
cittadini ne conservano memoria.