sabato 16 marzo 2024

Osservazioni all'aggiornamento PEE 2020-2022

 

                                                                              Emissioni dal vent di Panigaglia registrate con termocamera

                                                                 

Pubblichiamo le Osservazioni alle proposte di modifica al Piano di Emergenza Esterna del rigassificatore di Panigaglia pubblicate nel sito della Prefettura QUI e in quello del Comune di Porto Venere.  Ringraziamo l’ing. Vittorio Gasparini per i puntuali e preziosi suggerimenti tecnici e il giurista ambientale Marco Grondacci i cui scritti ci guidano nei meandri delle normative.

Queste Osservazioni sono state inviate tramite pec alla Prefettura della Spezia


Premessa

La popolazione è chiamata a presentare Osservazioni alle modifiche al P.E.E. edizione 2020-2022, che saranno apportate sulla base dei dati forniti dal gestore dello stabilimento della GNL Italia e pubblicati nella nota Informativa alla popolazione. Questo Piano e le modifiche che si vanno ad approvare sono redatti sulla base del D.Lgs.105/2015 e delle conseguenti Linee Guida predisposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (ultimo aggiornamento delle Linee Guida nel 2021). Il Piano prende in considerazione eventi che possano avere ricadute su aree esterne allo stabilimento. Da queste premesse partono le Osservazioni dell’Associazione Posidonia che riprendono anche le Osservazioni presentate alla Prefettura nell’ottobre 2019 e quelle presentate all’AdSP nel novembre 2022 e nell’aprile 2023


Cosa si intende per stabilimento, impianto e infrastrutture connesse. L’articolo 3 del D.Lgs. 105/2015 fornisce le seguenti definizioni:

«stabilimento»: tutta l’area sottoposta al controllo di un gestore, nella quale sono presenti sostanze pericolose all’interno di uno o più impianti, comprese le infrastrutture o le attività comuni o connesse; gli stabilimenti sono stabilimenti di soglia inferiore o di soglia superiore;

«impianto»: un’unità tecnica all’interno di uno stabilimento e che si trovi fuori terra o a livello sotterraneo, nel quale sono prodotte, utilizzate, maneggiate o immagazzinate le sostanze pericolose; esso comprende tutte le apparecchiature, le strutture, le condotte, i macchinari, gli utensili, le diramazioni ferroviarie private, le banchine, i pontili che servono l’impianto, i moli, i magazzini e le strutture analoghe, galleggianti o meno, necessari per il funzionamento di tale impianto;


Appare evidente che non solo le apparecchiature presenti nella baia di Panigaglia fanno parte dello stabilimento ma anche le condotte, quindi il gasdotto, e quanto è necessario per il funzionamento dell’impianto, comprese le navi gasiere, le bettoline per il trasporto di GNL in Sardegna e per il bunkeraggio di navi alimentate a GNL all’interno del Golfo e il Ro-Ro che trasporterà le autocisterne attraverso il Golfo


sabato 16 dicembre 2023

Asta dei beni sull'isola Palmaria

 


Anche la seconda asta, ribassata, per la vendita dei beni della Palmaria è andata deserta

Questo conferma quella che è sempre stata la nostra convinzione, che si tratti di un’operazione fallimentare per il nostro Comune, portata avanti solo a beneficio di rapaci investitori ma con nessun ritorno per la nostra comunità, nemmeno quello economico così sbandierato. Anzi, sul nostro Comune incombe la prospettiva di un fallimento economico che, in base all’accordo capestro sottoscritto con la Marina Militare, lo porterà alla bancarotta.

venerdì 8 dicembre 2023

IO L'OTTO

 


IO L’OTTO contro le grandi opere inutili, dannose e imposte

L’8 dicembre 2005 la popolazione della Val di Susa, guidata dai sindaci dei paesi della Valle, riconquistò il presidio NoTAV di Venaus, sgomberato due giorni prima in modo brutale dalle forze dell’ordine per allestirvi il cantiere del TAV, opera già allora palesemente inutile.

Da allora quella data viene ricordata ogni anno ed è stata istituita, con lo slogan IO L’OTTO, la giornata nazionale di lotta contro le grandi opere inutili, dannose e imposte.

In molti luoghi e città d’Italia ci saranno manifestazioni e flash mob per denunciare e contrastare tutte le opere inutili che dilagano da nord a sud, oltraggiando i territori, esponendo i cittadini a gravi rischi e espropriandoli dei loro diritti. Sono opere che portano vantaggi solo alle grandi società che le realizzano e le gestiscono, mentre sui cittadini vengono riversati i costi, non solo economici.

domenica 3 settembre 2023

Controrisposta alla Sindaca




Abbiamo letto sulla stampa la risposta della Sindaca di Porto Venere alle nostre richieste di chiarimento sull’evento del 28 agosto u.s. verificatosi a Panigaglia QUI. La Sindaca fa sua la spiegazione dei vertici dello stabilimento GNL Italia e aggiunge alcune sue considerazioni.

Diciamo subito che non siamo soddisfatti della risposta avuta che non risponde alle nostre richieste riguardanti l’attivazione delle procedure di emergenza e gli obblighi di informazione alla popolazione. Alcune considerazioni su questa risposta:

- nella dichiarazione della Società viene fornita una descrizione dell’accaduto che parrebbe non coincidere con quanto evidenziato dal filmato in circolazione in questi giorni. Dall’esame di questo filmato sembrerebbe che il calo di tensione sia stato causato proprio dal fulmine che ha innescato l’incendio del gas, gas che quindi stava già uscendo prima del calo di tensione. Del resto la società stessa ammette emissioni volontarie o fuggitive generate dal normale esercizio di impianto, così le definisce, che ha quantificato nella relazione finanziaria del 2020 per Panigaglia in 1.300.000 metri cubi impegnandosi, nella relazione 2022 , a ridurle del 28% entro il 2025.

Risposta di GNL Italia e del Sindaco

 Pubblichiamo la risposta del Sindaco del Comune di Porto Venere diffusa tramite stampa il giorno 1 settembre 2023

In riferimento alle richieste di chiarimenti sollevate dall’Associazione Posidonia con una lettera inviata al Sindaco del Comune di Porto Venere, Francesca Sturlese, riportiamo quanto inviato da Gnl Italia per spiegare l’accaduto:

Nella notte tra 27 ed il 28 agosto, a causa di un momentaneo distacco della rete elettrica in Alta Tensione di TERNA, l’impianto di rigassificazione di Panigaglia è entrato in blocco con interruzione delle attività di rigassificazione, come previsto dalle procedure di sicurezza.
In queste situazioni, alcune parti dell’impianto si depressurizzano convogliando piccoli quantitativi di gas al vent principale, localizzato in idonea area con scarico in quota.
Uno dei numerosi fulmini che hanno interessato la zona, ha innescato questo gas dando origine alla fiamma. Eventi simili a questo sono già occorsi in passato proprio perché previsti dai dispositivi di sicurezza appositamente progettati.

mercoledì 30 agosto 2023

Lettera aperta alla Sindaca del Comune di Porto Venere





Gentile Signora Sindaca 

nella notte tra il 27 e il 28 agosto il nostro golfo è stato interessato da una violentissima scarica di fulmini che hanno colpito anche il rigassificatore di Panigaglia. Il 29 agosto Il Secolo XIX riporta una ricostruzione dell’accaduto “confermata da qualificate fonti all’interno di GNL Italia”: per un guasto alla rete elettrica ad alta tensione di Terna l’impianto è entrato momentaneamente in blocco e “quando questo si verifica, l’impianto emette delle piccole fuoriuscite di gas dal vent principale. Uno dei numerosi fulmini che hanno interessato la zona ha innescato questo gas provocando la fiamma sulla linea del vent”. Quindi la fiamma non è stata accesa volontariamente dagli addetti, come successo più volte in passato, ma il gas che stava fuoriuscendo (e che fuoriesce ogni giorno come documentato da termocamera e come dichiarato anche da Snam) è stato innescato da un fulmine. 

giovedì 24 agosto 2023

Oggi ripasso

 


Oggi ripassiamo alcuni articoli della Costituzione Italiana, la Legge fondamentale della nostra Repubblica, ancora poco conosciuta. Gli articoli che andiamo a rileggere riguardano l’uguaglianza tra i cittadini e alcuni loro diritti


Art 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese.


Art. 21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni e censure.

mercoledì 2 agosto 2023

I tesori dell'Area di Tutela Marina del Parco Naturale Regionale di Porto Venere

 


L’Associazione Posidonia insieme ad altre associazioni del posto, Pro Loco Le Grazie, Dalla parte dei forti e Il Cantiere della memoria, (vedi Pagina Incontri)  ha organizzato giovedi 27 luglio una conferenza su I tesori dell’Area di Tutela Marina del Parco di Porto Venere. Relatrice la biologa ricercatrice Chiara Lombardi affiancata da Fabio Giacomazzi esperto naturalista. La serata ha visto una ottima presenza di pubblico, attento e interessato, che alla fine ha posto numerose domande alla relatrice

domenica 16 aprile 2023

Giù le mani dalla Palmaria

Sabato 15 aprile si è tenuta sull’isola Palmaria una partecipata manifestazione, circa 300 persone nonostante il tempo incerto, per protestare contro la costruzione di uno stabilimento balneare nella ex Cava Carlo Alberto, proprio di fronte al paese di Porto Venere. La Manifestazione è stata indetta da 4 associazioni, Legambiente La Spezia, Posidonia, PSMN e Il frastaglio di Porto Venere e hanno poi aderito altre associazioni del territorio. Ha partecipato anche l’Associazione La nave di carta che, con la sua goletta Oloferne ha navigato nel canale di Porto Venere esibendo uno striscione con la scritta “Giù le mani dalla Palmaria”



Quello che segue è l’intervento dell’Associazione Posidonia


Sulla vendita di beni sull’isola Palmaria restituiti dalla Marina Militare e quindi ritornati nel pieno possesso dei cittadini, così come sull’attuazione del Masterplan che cambierà il volto dell’isola, si sono dette e scritte molte cose (anche in questo blog all’etichetta Palmaria). Ancora una volta sottolineiamo il termine “restituiti” perché i beni di cui si parla erano “in uso” alla M.M. che li ha lasciati andare in malora e, una volta degradati, ha pensato bene di renderli al Comune in cambio di lavori di ristrutturazione per 2.600.000 euro circa ai beni che rimangono a lei, cioè due stabilimenti balneari dove possono entrare solo i dipendenti, civili o militari, del Ministero della Difesa.


martedì 11 aprile 2023

Palmaria per noi

 Sulla vendita di beni sull’isola Palmaria restituiti dalla Marina Militare e quindi ritornati nel pieno possesso dei cittadini, sull’attuazione del Masterplan che cambierà il volto dell’isola, si sono dette e scritte molte cose. L’attenzione negli ultimi tempi si è concentrata sul progetto di stabilimento balneare nella ex Cava Carlo Alberto che non riguarderà solo un’area privata ma che interesserà anche la scogliera, quindi un’area pubblica, e l’Area di Tutela Marina con la costruzione di un pontile d’attracco, anche se stagionale.

Sappiamo bene che lo stabilimento non ha a che fare con la realizzazione del Masterplan, ne segue solo la filosofia, che è quella di fare della Palmaria la Capri della Liguria, banalizzarla, renderla uguale a tanti non luoghi da consumare e non da vivere.

Le note che seguono sono state pubblicate da Legambiente e dalla Associazione Posidonia in risposta a dichiarazioni del Sindaco che fanno risalire il progetto addirittura al 2002 .